Nascita e gioventù

San Paolo, originariamente conosciuto come Saulo di Tarso, è una delle figure più influenti del cristianesimo. Nato a Tarso, una città della Cilicia, aveva cittadinanza romana ed era conosciuto già prima della sua conversione: fu un rigoroso fariseo ed era noto per il suo zelo nella persecuzione dei primi cristiani. Dopo anni passati a combattere i cristiani, Paolo riceve la chiamata del Signore e cambia radicalmente la missione della sua vita. Non ha mai conosciuto Gesù di persona e, dopo aver ricevuto il battesimo, cambiò il suo nome in Paolo. 

Conversione e morte

Dopo la sua conversione, Paolo dedicò la sua vita alla predicazione del Vangelo. Nella comunità religiosa è infatti riconosciuto come l’apostolo dei Gentili, il principale missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani. Compì diversi viaggi missionari che lo portarono in gran parte dell'Impero Romano, tra cui Asia Minore, Grecia e Roma. Fu un prolifico scrittore di lettere (epistole) che contengono insegnamenti teologici fondamentali, e durante la sua missione affrontò molte persecuzioni, inclusi arresti e fustigazioni.

Secondo la tradizione cristiana, il martirio avvenne sotto l’imperatore Nerone, fu arrestato a Roma e decapitato, forma di esecuzione riservata ai cittadini romani. La solennità dei Santi Pietro e Paolo è una festa liturgica in onore del martirio a Roma dei due apostoli e si osserva il 29 giugno.

Iconografia

San Paolo è spesso raffigurato come un uomo di mezza età, con una barba scura e folta. Il suo aspetto generalmente trasmette saggezza e autorità. Talvolta appare calvo o con una fronte ampia, suggerendo la sua intensa attività intellettuale e spirituale.

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